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DIVENTARE UN ESPERTO? SEMPLICE COME FARE UNA BUONA PIZZA

www.alessandropolce.itCome è possibile diventare un esperto nel proprio mestiere ?


Che la Pizza sia un piatto italiano lo sanno tutti, tranne forse alcuni Americani che però raramente ne hanno mangiata una vera. In Italia poi Pizza è uguale a Napoli e a Napoli la vera pizza si trova alla “PIZZERIA DA MICHELE”. Un solo focus. Le stesse pizze dal 1870.

Semplicemente pizza margherita e marinara. Due tipi di pizze in taglie differenti. Unica possibilità di scelta è la doppia mozzarella.

Nessun fronzolo nell’arredamento, nessun designer ma semplicemente un obiettivo chiaro ed immediatamente identificabile dal menù (una pagina scritta in grande!!!).

Siccome però non siamo su Tripadvisor, questo esempio mi permette di tornare a parlare dell’importanza di riuscire a trovare una direzione chiara per:

  1. decidere la propria strategia
  2. definire come organizzare la propria struttura
  3. per poter identificare i nostri Principi ed Obiettivi.

Nella mia esperienza, che nel bene o nel male ha formato le idee che descrivo in questo sito, ho sempre notato che le persone lavorano al meglio in un team (lavorativo o non lavorativo) se ne conoscono e condividono gli obiettivi e se sono d’accordo sui valori che li hanno generati.

La tipica storia che si racconta è quella dei tre tagliapietre che lavoravano alla cattedrale di Anversa che potete trovare in mille siti (come questo) e quindi non sto qui a raccontarvi.

Inoltre, in questo lavorare al meglio serve che ognuno senta la sicurezza che gli altri ci saranno nel momento del bisogno. I componenti del team possono non amarsi ma devono considerarsi i migliori nelle loro competenze, nel loro ruolo e per le responsabilità che hanno.

Per questo dobbiamo aver chiarito o, comunque, sarebbe molto meglio aver chiarito tutti questi aspetti prima di iniziare a promuovere il nostro prodotto o servizio. Prima di fronteggiare i problemi.

Fatta questa premessa e tornando al punto di questo post, per identificare i Principi ed Obiettivi, le domande che dovremmo farci sono:

  • Perché esistiamo e facciamo quello che facciamo?
  • Come vogliamo essere riconosciuti dagli altri?
  • Cosa siamo molto bravi a fare?

Una volta trovate le risposte ed aver disegnato il team che ci serve quali sono le prime 3 cose da fare?

Ecco tre frasi (le citazioni fanno sempre figo) che danno una spiegazione in breve.

SE NON LO PUOI MISURARE NON LO PUOI MIGLIORARE

Quante volte abbiamo pensato che stavamo facendo i passi corretti e che dovevamo solo aspettare poiché tutto si sarebbe risolto per poi renderci conto che le sensazioni che avevamo erano sbagliate? Le ragioni di questi errori di valutazione, e nella mia vita sono stati tanti, sono legate all’uso di indicatori di prestazione (i famosi KPI, key performance indicators) errati. La ricerca degli indicatori corretti è un’arte. Trovare quelli che sono legati agli obiettivi richiede tentativi e tempo. Da investire prima di iniziare la traversata. Per evitare di perderne quando saremo in mezzo al mare nella tempesta.

NON PUOI ESSERE TUTTO PER TUTTI

Capire chi può essere il nostro interlocutore tra tutti i potenziali clienti è un modo diretto per rendere le vendite più efficienti e non far girare i venditori a vuoto solo a prendersi sorrisini e porte in faccia. E il primo da scovare è chi ha gli stessi tuoi valori (che ormai conosci benissimo) poiché sarà lui il primo che ti darà fiducia. In gergo SEGMENTARE perché “non puoi essere tutto per tutti”. ATTENZIONE, questa scelta porta con sé una responsabilità enorme. Se qualcuno ti identifica come “simile” e ti dà fiducia, NON PUÒ ESSERE TRADITO. Se ti piace solo la Pizza con i funghi… non andare da Michele.

RACCONTA LA TUA STORIA PRIMA CHE GLI ALTRI LO FACCIANO AL POSTO TUO

Conoscendo i principi e gli obiettivi è possibile infine creare la strategia di comunicazione e di vendita interna ed esterna. Per parlare internamente e dare lo stesso chiaro obiettivo a tutti e per dare il messaggio che vogliamo noi all’esterno. Altrimenti gli altri creeranno la loro storia attorno al tuo nome. E tu non vuoi che succeda, vero?

Tornando alla pizzeria Da Michele, alcuni degli effetti di questa focalizzazione strategica sono:

  • I camerieri sanno esattamente cosa rispondere a chi chiede qualcosa di differente.
  • Chi compra gli ingredienti sa cosa cercare e compra moltissimo di poco. Il sogno di qualsiasi ufficio acquisti!
  • Tutti sono allineati nell’ambire ad essere i migliori nel fare due tipi di pizza. Questo è il loro obiettivo; chiaro, condiviso e seguito da tutti
  • I clienti sanno che se cercano la pizza margherita… questo è il posto migliore. Loro sono gli esperti, dal 1870.

Come vedi, in questo caso, l’impatto della strategia è non solo sulle vendite ma anche sulla gestione, sugli acquisti e sulla parte “tecnica”. In poche parole in tutte le aree.

Ma le vendite come vanno? Giudicate voi…

Pizzeria da Michele

(Libro consigliato: Focus – Al Ries)

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