LA MAGIA DELL’ASCOLTO ATTIVO: TRASFORMARE LE RELAZIONI ATTRAVERSO LA COMUNICAZIONE EMPATICA
Scopri come l’ascolto attivo e la Comunicazione Non Violenta (CNV) possono rivoluzionare le tue relazioni. Un viaggio verso una comunicazione più empatica e profonda, guidato da principi efficaci.
Velocità!!!
Questo è richiesto nel mondo di oggi. Tutto e subito. Contenuti, informazioni, prodotti; tutto in un batter d’occhio e tutto a disposizione della nostra attenzione che dura pochi minuti o, a volte, secondi.
Questo ha creato un mondo dove il rumore di fondo delle interazioni superficiali è quasi assordante e dove la capacità di comunicare in modo efficace ed empatico assume un’importanza cruciale.
Per questo, se credi che non sia necessario fermarsi un secondo a CAPIRE cosa ci sta attorno prima di parlare fermati pure qui. Questo post ti farà perdere tempo. Se invece sei tra quelli che ritengono che sia necessario ascoltare per comprendere e preparare una comunicazione efficace, credo che queste pagine ti interesseranno.
Per chi fa il mio lavoro, avendo a che fare con clienti, colleghi, collaboratori ma anche con figli che stanno diventando grandi, non avere le nozioni delle basi della comunicazione e la capacità di usarle è un problema enorme. Per parlare di questo argomento e della Comunicazione Non Violenta (CNV), anche oggi vorrei partire dai concetti contenuti in un libro che ha un titolo, a mio parere, poco “attraente”: “Le parole sono finestre (oppure muri)” di Marshall Rosenberg.
Lo scopo della CNV non è di ottenere quello che vogliamo ma di ottenere una relazione all’umano che permetterà a ciascuno di vedere i propri bisogni soddisfatti. Si tratta semplicemente di questo.
MARSHALL B. ROSENBERG
Leggendo questa frase, è immediato vedere come sia calzante sia nella vita personale, sia in quella professionale (specialmente nelle vendite!!!). Capire la differenza tra “ottenere quel che voglio” e “ottenere una relazione che permetterà a ciascuno di vedere i propri bisogni soddisfatti” richiede di comprendere la differenza tra una strategia e un bisogno. I bisogni sono le forze motrici che ci spingono ad agire per soddisfarli. Le strategie sono i mezzi che mettiamo in atto per nutrire i nostri bisogni.
Comprendere Prima di Essere Compresi: La Forza dell’Ascolto Attivo
Stephen Covey, nel suo celebre libro “Le Sette Regole per avere successo”, afferma “Cerca prima di comprendere, poi di essere compreso”. Questa frase sintetizza l’essenza dell’ascolto attivo. Ma cosa significa veramente ascoltare attivamente? Si tratta di una competenza che va oltre la semplice comprensione delle parole: implica una partecipazione attiva e consapevole al processo comunicativo. Ascoltare attivamente significa essere completamente presenti, mostrare empatia e cercare di capire a fondo il punto di vista dell’altro, senza giudizi o interruzioni.
Osservazione senza Giudizio: La Porta verso la Comprensione Autentica
La capacità di ascolto attivo è la prima competenza necessaria per arrivare al primo passo della CNV, quello che Marshall Rosenberg chiama l’osservazione senza giudizio. Nelle nostre conversazioni, spesso ci lasciamo guidare da interpretazioni, supposizioni e pregiudizi. Per ascoltare in modo nonviolento, dobbiamo imparare a osservare le situazioni e le azioni senza attribuire loro etichette o giudizi. Questo significa descrivere ciò che vediamo o sentiamo in modo oggettivo, senza caricarlo di interpretazioni personali.
Pensate all’impatto che ha una frase che inizia con “tu sei” pronunciata durante una conversazione animata. Sentirsi giudicato, magari in maniera profondamente negativa, mette chi ascolta in una modalità di difesa che bloccherà tutte le possibilità di comunicazione.
L’Espressione dei Sentimenti: Il Ponte verso l’Empatia
Legato alla potenza del “tu sei” c’è anche la capacità di staccarsi dal giudizio per focalizzarsi su se stessi.
L’espressione autentica dei sentimenti gioca un ruolo cruciale nella CNV e nell’ascolto attivo. Parlare dei propri sentimenti, piuttosto che delle opinioni o dei giudizi su altri, permette di creare un terreno comune di comprensione. Invece di dire “Sei irresponsabile”, potremmo esprimere “Mi sento preoccupato quando non gli accordi non sono rispettati”. Questo approccio apre le porte a una comunicazione più empatica e meno conflittuale.
Riconoscere i Bisogni: Il Cuore della Comunicazione Nonviolenta
Ogni sentimento è un indicatore di un bisogno. Nel processo della CNV, dopo aver esplorato i nostri sentimenti, il passo successivo è riconoscere i bisogni sottostanti. Che si tratti di bisogno di sicurezza, apprezzamento o supporto, esprimerli chiaramente è fondamentale. Questo non solo ci aiuta a comprendere meglio noi stessi, ma anche a comunicare in modo più efficace con gli altri risolvendo i loro problemi ed evitando di creare una barriera dovuta ad incomprensioni di fondo.
Fare Richieste Chiare: Verso Interazioni Costruttive
L’ultimo passo della CNV è formulare richieste chiare e concrete. Invece di pensare che gli altri sappiano cosa vogliamo o di esprimere desideri vaghi, dobbiamo imparare a chiedere esattamente ciò di cui abbiamo bisogno. Questo non solo aumenta la probabilità di avere le nostre esigenze soddisfatte, ma contribuisce anche a prevenire incomprensioni, frustrazioni o, peggio, dei pensieri insani di “secondi fini” legati alla nostra comunicazione.
Applicando l’Ascolto Attivo e la CNV nella Vita Quotidiana
Nel contesto lavorativo, l’ascolto attivo e la CNV possono trasformare la dinamica di un team, migliorare le relazioni cliente-venditore e facilitare la gestione dei conflitti. Nelle relazioni familiari, queste abilità aiutano a costruire un ambiente di supporto, comprensione e rispetto reciproco. Nella vita sociale, promuovono relazioni più autentiche e significative.
Praticare l’ascolto attivo e la CNV richiede impegno e consapevolezza. Significa mettere da parte i propri pregiudizi, ascoltare con empatia e comunicare i propri bisogni e sentimenti in modo chiaro. La ricompensa, però, è immensa: relazioni più profonde, soddisfacenti e armoniose.
In un’era in cui la comunicazione è spesso rapida e superficiale, l’ascolto attivo e la CNV offrono un antidoto potente. Ci insegnano a rallentare, ad ascoltare davvero e a comunicare in modo che le nostre parole diventino finestre, non muri. La magia di queste abilità sta nella loro capacità di trasformare non solo le nostre conversazioni, ma anche le nostre relazioni e, in ultima analisi, noi stessi.