L’ESECUZIONE È THE NAME OF THE GAME.
Quali sono le difficoltà che incontriamo nell’esecuzione?
Inizio oggi con una premessa. In questo post mostrerò che l’implementazione di un piano di Marketing, Vendite o di miglioramento sportivo trovano le stesse difficoltà per arrivare all’obiettivo.
E’ un’idea che ho già portato avanti in altri post considerando che il processo di creazione e sviluppo del piano di azione è lo stesso.
Per questo motivo definire bene la parte di esecuzione è incredibilmente importante poiché può essere generalizzata ed utilizzata ovunque.
Esecuzione è la parola chiave che determina il successo di un progetto qualsiasi esso sia.
Che sia marketing, vendite o piani di allenamento, implementare le attività identificate è la parte più complessa che determina il successo o il fallimento anche del miglior piano.
Perché mai eseguire è così difficile, molto di più rispetto alla ideazione, alla creazione ed alla definizione della strada per arrivare al traguardo?
La prima risposta che mi suggerisce l’esperienza è che non appena si coinvolgono persone la possibilità che emergano dei problemi, delle frizioni o, semplicemente, dei dubbi si amplia e quindi aumenta la possibilità il processo si blocchi. Nello sviluppo di un piano marketing, ad esempio, dobbiamo riunire molte persone ognuna responsabile di una o più attività specifiche all’interno di un flusso che è stato definito attraverso passi ben definiti.
Nella vita, così come nel calcio, non andrai lontano a meno che tu non sappia dove devi segnare. (Arnold H. Glasow)
Un qualsiasi processo di vendita inizia da una definizione degli obiettivi chiari e condivisi e da una pianificazione strategica fatta a tavolino e termina quando il prodotto/servizio è stato consegnato al cliente e la fornitura è terminata così come un’attività di miglioramento sportivo inizia dalla definizione di obiettivo a lungo termine, passa dal piano di allenamento e termina alla fine del campionato.
Entrambe toccano e coinvolgono, direttamente o indirettamente, molteplici aree dell’azienda o del team.
Come mettere d’accordo tutti quanti?
Il risultato di una cattiva comunicazione è la disconnessione tra strategia ed esecuzione. (Chuck Martin, EX vice president, IBM)
La comunicazione è l’ingrediente base per allineare tutti gli attori in maniera efficace sia sugli obiettivi sia sulle motivazioni che stanno dietro al piano. Mancare questa fase è come costruire una casa su fondamenta di sabbia.
E’ proprio per questo motivo che recentemente ho incentrato i miei video “Migliorarsi in 1 minuto” proprio sulla comunicazione poiché è il cemento che tiene assieme tutte le fasi di un qualsiasi processo di miglioramento.
Ma basta essere dei buoni comunicatori? Qual è il segreto?
Il segreto, solo apparentemente banale, sta nel sapere come superare gli ostacoli che troveremo piazzati nei punti più disparati del percorso che divide il progetto dal risultato finale.
Chi ottiene i risultati migliori è chi che riesce ad avanzare nonostante le innumerevoli forze che allontanano il gruppo di lavoro dall’ottenimento del risultato.Chi ottiene i risultati migliori non resta sorpreso o impreparato quando si trova davanti degli intoppi. Non resta fermo a PRE-OCCUPARSI dello sconosciuto, di quello che POTREBBE succedere.
Non PRE-OCCUPARSI ma focalizzarsi sulla PREPAR-AZIONE per sapere subito cosa fare nel caso di deviazioni dal piano per non permettere ai nostri processi mentali di bloccare lo sviluppo a causa dell’incertezza del risultato o della paura di quello che potrebbe succedere.
Per farlo, durante la creazione del piano dobbiamo pensare a quali potrebbero essere eventuali blocchi, impedimenti, tranelli che potremmo trovare di fronte a noi identificando da subito le potenziali soluzioni.
Trovare da subito le risposte alle classiche domande:
- Cosa ti serve per arrivare al tuo obiettivo?
- Cosa potrebbe tenerti lontano dal raggiungere quello che hai pianificato?
- Dove potresti trovare le risorse che ti servono?
Invece ciò che accade molto spesso è che ci fermiamo alle prime difficoltà dimenticando che trovare il vento contrario lungo il nostro percorso è normale. Perché uno dei nostri nemici principali è la spinta a mantenere lo status quo e restare nel nostro recinto di comfort.
Preferiamo “sbagliare non facendo nulla” che “sbagliare provando ad avanzare”.
Questo è il secondo motivo che rende l’esecuzione difficile.
Il segreto è quindi riuscire a tenere ferma la barra del timone e andare avanti. AVANZARE SEMPRE.
Invece si tende a fermarsi e perdere fiducia e coraggio alle prime normalissime difficoltà per paura, incertezza o semplicemente per aver spostato il focus da “ciò che si voleva fare” al problema.
Questo accade con maggiore frequenza soprattutto a chi non è abituato ad implementare processi strutturati e ad essere focalizzato in modo maniacale sull’esecuzione delle attività previste. Ricordando di rimanere pronti ad ottimizzare e cambiare i processi in funzione dei problemi che si erano previsti e dei TANTI PICCOLI FALLIMENTI che ci saranno nell’implementazione di un processo complesso.
Perché sappiatelo… AVRETE SICURAMENTE TANTI PICCOLI FALLIMENTI!!!
Quindi, in conclusione,
- Pensate bene alla comunicazione per allineare il team all’obiettivo ed alle motivazioni.
- Focus sulla PREPAR-AZIONE del processo identificando quali possono essere i fattori che potrebbero bloccarci o rallentarci.
- Scrivete e tenete VISIBILE il viaggio che dovrete fare per arrivare al vostro obiettivo.
- Affrontate i fallimenti come una lezione e non come una dichiarazione di incapacità cambiando rapidamente la rotta e ridisegnando il percorso.
- Siate maniacali nell’implementazione. Fissatevi ORARI, MODI e TEMPI a cui dedicherete le attività. Non transigete.
Buona settimana e buon lavoro a tutti!
(Libro consigliato: How to Be a Productivity Ninja.Graham Allcott .)