Single Blog

L’ARTE DELL’ASCOLTO ATTIVO NELLA LEADERSHIP MODERNA

Ascolto Attivo nella Leadership: Guida Completa alla Comunicazione Efficace


La maggior parte delle persone crede che comunicare efficacemente significhi saper parlare bene. La realtà? Il 70% di una comunicazione efficace si basa sulla capacità di ascoltare.

Come nei negoziati più delicati, è nel silenzio che si nascondono le informazioni più preziose. Daniel Goleman, padre dell’Intelligenza Emotiva, afferma che “l’ascolto attivo è il primo passo per sviluppare l’empatia emotiva”.

L’ascolto non è l’attesa del proprio turno per parlare, ma la vera comprensione del messaggio dell’altro.

In questo Post voglio passare in rassegna le 4 Tecniche dell’Ascolto Professionale al fine di dare una guida rapida da portare sempre con sè. Per approfondimenti, ti consiglio di iscriverti alla mia newsletter andando a QUESTO LINK, così da rimanere sempre aggiornati su novità e corsi che terrò.

L’Arte del Silenzio Attivo

Secondo Goleman, il silenzio attivo richiede una “presenza totale”

Il silenzio attivo non è semplicemente “stare in silenzio” ma è uno stato di “presenza totale” che si compone di elementi precisi:

1. La Formula 70/30

  • 70% attenzione visiva
    • Contatto visivo naturale
    • Osservazione del linguaggio corporeo
    • Lettura delle micro-espressioni
  • 30% feedback non verbale
    • Cenni del capo
    • Espressioni facciali appropriate
    • Postura aperta e accogliente

Esempio pratico: Un manager ha aumentato del 40% il coinvolgimento del suo team semplicemente modificando la sua postura e mantenendo un contatto visivo costante ma naturale durante le riunioni.

La Tecnica della Riformulazione

Chris Voss, ex negoziatore FBI e autore di “Never Split the Difference”, ha sviluppato due strumenti utili per “sbloccare” alcune situazioni.

Il primo è chiamato il “mirroring tattico”: Ripeti le ultime 3 parole dell’interlocutore con tono interrogativo e lascia continuare chi ti sta davanti. Vedrai che svilupperà il concetto molto più in profondità.

Il secondo è chiamato “labeling” e consiste nel dare una “caratteristica” a quello che viene detto: “Sembra che tu stia dicendo…” “Se ho capito bene, stai dicendo che…”. Questo permetterà di comprendere se quello che si è capito è in linea con il concetto che il nostro partner voleva trasferirci.

Caso studio FBI: Voss ha risolto una situazione di crisi usando esclusivamente la riformulazione delle parole dell’interlocutore, dimostrando come questa tecnica possa trasformare anche le situazioni più complesse.

Le Domande Potenti

Stephen Covey, nel suo “7 Habits of Highly Effective People”, introduce il concetto di “domande empatiche”.

Si tratta di trasformare delle domande tipicamente chiuse in domande aperte che permettono una discussione più completa:

❌ “Hai capito?” ✅ “Come applicheresti questo nel tuo contesto?”

❌ “Sei d’accordo?” ✅ “Quale aspetto ti sembra più rilevante?”

Grazie a questi piccoli accorgimenti, si è notato un aumento del 60% nella partecipazione alle riunioni dopo aver implementato questa tecnica.

La Gestione delle Pause

La “Tecnica del Silenzio Strategico” di Chris Voss prevede: 3-4 secondi di pausa dopo affermazioni importanti 6-8 secondi di silenzio dopo domande difficili. Questo permette a chi abbiamo di fronte di completare il concetto o di darci delle indicazioni che, inizialmente, non aveva condiviso.

Risultato documentato: L’uso strategico delle pause ha aumentato del 31% il tasso di risoluzione nelle negoziazioni critiche FBI.

RISULTATI DOCUMENTATI

Le ricerche mostrano:

+40% comprensione del messaggio (Harvard Business Review) +35% risoluzione conflitti (Studi Goleman) +45% efficacia leadership (Covey Leadership Center)

ESERCIZIO PRATICO

Prova a sperimentare il “Protocollo Voss”:

In ogni conversazione importante, applica il mirroring tattico.

Conta mentalmente fino a 4 prima di rispondere Annota le reazioni del tuo interlocutore 🤔

RIFLESSIONE FINALE “Cerca prima di capire, poi di essere capito” – Stephen Covey

Come cambierebbe la tua leadership se dedicassi il 70% del tempo all’ascolto e solo il 30% al parlare?

Comments (0)

Post a Comment

mental coaching coaching miglioramento comunicazione leadership motivazione