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“È DIFFICILE”: DECIFRARE E SUPERARE LE BARRIERE MENTALI


Esplora come trasformare ‘È difficile’ in un’opportunità di crescita. Scopri tecniche per superare le barriere mentali per trasformare le sfide in opportunità di crescita personale e professionale.


Oggi torniamo a parlare di prestazioni e di cosa fare per migliorarle.

Tante volte ormai ho ricordato la formula di Timothy Gallwey (la puoi trovare anche QUI)

PRESTAZIONE=POTENZIALE – INTERFERENZE

Per rinfrescarci la memoria, detto che il potenziale è la massima prestazione che possiamo ottenere e che il nostro obiettivo è quello di allenarlo, le interferenze possono essere di due tipi:

  • Esterne, ovvero quelle che dipendono dall’ambiente circostante, sulle quali non abbiamo controllo ma che possiamo gestire attraverso il nostro modo di reagire a esse;
  • Interne, che dipendono unicamente da noi e sulle quali abbiamo il 100% del controllo.

Volendo entrare un po’ più nel dettaglio, le interferenze interne sono sempre nella nostra testa e sono ciò che fa la vera differenza tra un obiettivo mancato e un risultato raggiunto. Sono ad esempio l’atteggiamento mentale e l’attitudine alle relazioni e riuscendo a identificarle è possibile governarle, ottenendo quindi performance più elevate e risultati migliori.

In questo periodo, sono coinvolto in un progetto di cambiamento organizzativo che è complesso ed estremamente sfidante. Spesso, infatti, ci stiamo trovando ad affrontare situazioni sconosciute che richiedono degli approcci nuovi e differenti con tutte le conseguenze che ormai conosciamo legate all’uscita dalla zona di confort.

Ormai lo sappiamo bene: il nostro cervello interpreta il nuovo come una minaccia, evocando una naturale resistenza al cambiamento. Questa paura dell’ignoto può essere paralizzante, ma è anche un’opportunità per esplorare nuovi orizzonti e ampliare i nostri limiti.

Siamo creature abitudinarie, il familiare ci rassicura mentre il nuovo ci spaventa.

Quello che mi fa pensare è che durante le varie discussioni mi trovo di fronte all’abuso di una parola che ha delle conseguenze spesso inaspettate:

DIFFICILE

Nel mondo del lavoro, del coaching e della crescita personale, una delle frasi più comuni che sentiamo è “ma è difficile”.

La diciamo spessissimo, anche a sproposito, come una specie di “preparazione al fallimento”, un “mettere avanti le mani” perché, nel caso non si riuscisse ad arrivare al risultato potremo sempre dire:

EH, MA COMUNQUE ERA DIFFICILE.

Da bravo Manager-Coach (o almeno da aspirante tale) però, la prima cosa che cerco di fare è investigare e far comprendere cosa si nasconde dietro questa affermazione. Quali sono le nostre paure interiori, resistenze e blocchi mentali che ci fanno costruire questo muro difensivo per riuscire a toglierle e a farci lavorare più liberamente e farci tentare delle cose che, magari, non avremmo mai avuto il coraggio di provare.

Per guidare la chiacchierata di oggi quindi, ho pensato di raggruppare quali sono le vere ragioni che ci portano a dire “difficile”.

Cosa farne?

Vedete un po’ voi. La cosa più semplice è condividere il concetto con gli altri, comprendere la situazione specifica che genera quel sentimento ed usare una comunicazione allineata con le necessità. Per questo, ho anche aggiunto una piccola postilla su quale potrebbe essere un tipo di approccio comunicativo corretto per ogni situazione.

In ogni caso, la comunicazione dovrebbe essere adattata non solo al contesto, ma anche alle esigenze individuali dell’ascoltatore ed al momento (ne ho parlato anche in QUESTO POST). Nel coaching e nella formazione, è fondamentale ascoltare attivamente e rispondere in modo che risuoni con le esperienze e le percezioni uniche di ciascuna persona.

Iniziamo quindi ed identifichiamo cosa si nasconde dietro la parolina di oggi: DIFFICILE.

  1. Dubbio sull’Autoefficacia (guarda anche QUI): Credere in se stessi è fondamentale. Se non ci crediamo capaci, anche l’impresa più semplice può sembrare un gigante da abbattere. Fortificare la fiducia in se stessi può trasformare “è difficile” in “sono capace”. Concentrati su affermazioni positive e rinforzo. È cruciale aiutare le persone a riconoscere e celebrare i propri successi, anche i più piccoli, per costruire la fiducia in se stessi.
  2. Sovraccarico Informativo (guarda anche QUI): Imparare o affrontare qualcosa di nuovo può essere soverchiante. Tuttavia, spezzettare l’apprendimento in piccoli passi gestibili può rendere il processo molto più semplice e meno intimidatorio. Offri chiarezza e struttura. Aiutare a spezzettare le informazioni in parti gestibili e fornire un percorso passo-passo può ridurre la sensazione di sovraccarico.
  3. Paura del Fallimento (guarda anche QUI): Dietro al “è difficile”, si cela spesso la paura di non riuscire. Ma ricordiamoci che ogni fallimento è un gradino verso il successo. Accettare che l’errore è parte del processo di apprendimento è cruciale per superare questa barriera. È importante essere empatici e supportivi. Condividere esperienze di fallimento e come queste possono essere trasformate in apprendimento e crescita personale può essere molto efficace. 
  4. Lato Oscuro del Perfezionismo (guarda anche QUI): Voler fare tutto alla perfezione può essere un’arma a doppio taglio. Riconoscere che “bene è meglio di perfetto” può liberarci dalla paralisi del perfezionismo e permetterci di avanzare. Qui si dovrebbe incoraggiare la flessibilità e l’accettazione. Discutere sul fatto che la perfezione è spesso un ideale irraggiungibile e che l’importante è il progresso, non la perfezione. 

Come “capo”, coach e formatore, il mio obiettivo è guidare che lavora con me attraverso questi ostacoli mentali. Attraverso tecniche di coaching, esercizi pratici e riflessioni mirate, possiamo trasformare il “è difficile” in un’opportunità per crescere, imparare e superare i propri limiti.

Spero che questo post vi abbia dato delle idee per superare le barriere mentali per trasformare le sfide in opportunità di crescita personale e professionale.

Mi raccomando: non lasciate che la paura vi fermi. Ogni nuovo inizio nasconde in sé una promessa di crescita e scoperta. È ora di accogliere il nuovo con curiosità e coraggio. E ricordate: quello che oggi sembra impossibile, domani potrebbe essere la vostra nuova normalità

 

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